venerdì 4 dicembre 2009

Pioggia

Ho il presentimento che l' antagonista, sia la pioggia.

Mi sta bagnando le scarpe, quelle belle. Quelle che piacciono tanto a me. Quelle che mia madre mi dice sempre di non mettere, ma che puntualmente, senza farmi vedere, infilo ai piedi prima di scendere. Scappo per il corridoio, salutando un po' per obbligo e un po' per non farle avere sospetti, anche se so che nel momento in cui tirerò la maniglia e aprirò la porta lei urlerà dall' altra stanza: "Non hai messo le scarpe marroni, vero?" ottenendo come risposta solo lo sbam della porta d' ingresso.

Mi sta bagnando i capelli. Quelli che lascio sotto la pioggia per tanto tempo fino a farli attaccare completamente al viso, quasi come se fossero resina d' albero. Quasi come consolazione, in assenza di un pavimento gelido dove stendersi e dormire. I capelli si bagnano. E il blu mi scivola sul viso, giù giù giù; non so più dove finisce, non lo trovo sui vestiti. L' unica cosa che resta, è il verde - giallo tra i miei capelli.

L' unica cosa che resta della pioggia. E di Te.

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