mercoledì 30 settembre 2009

Otto diviso quattro è due.

Tutta questa ossessione imprecisata per la matematica, mi ha portato a seguire gli argomenti con scarsa attenzione. Non ho visto la seconda e la terza ora come "le ore di matematica".
Le ho fatte diventare "le due ore di te". Due ore per quattro, fa otto.

Oggi, ho buttato dalla finestra ben una ventina di persone. Astrattamente, s' intende.
E ho visto ben venti volte la tua faccia volare e ripetermi sempre e solo il numero otto.

Ci hanno posto un questionario, oggi. "Scegliete quattro numeri". I miei erano:

otto - otto - otto - otto.

L' otto è doppio. E' sempre uguale, al contrario di me.
L' otto; l' otto sei tu.
L' otto è il mio numero preferito, ma spesso e volentieri si trasforma in ciò che più mi fa paura.
L' otto mi sussurra spesso dal quaderno, ogni volta che lo disegno un po' panciotto, un po' no.

L' otto fa spesso parte di quella matematica che io fraintendo sempre.

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